Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio
Comando unità per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA)
 
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Gli inventari regionali
 


Nel nostro Paese, oltre ai due inventari forestali nazionali, che forniscono statistiche a livello nazionale e nel caso del secondo inventario (INFC_2005) anche a livello regionale, indagini inventariali sono state condotte in maniera autonoma anche da alcune Regioni con l’obiettivo primario di costituire una base di conoscenza più aderente alle specifiche esigenze di scala regionale o locale.

Faggeta con esemplare monumentale dell'Italia centrale (fonte archivio ISAFA)


I primi inventari forestali a livello regionale e sub-regionale sono stati messi in cantiere a partire dai primi anni ’80, più o meno contemporaneamente al primo inventario forestale nazionale. Altre indagini regionali sono state avviate in tempi successivi (fine anni ’ 80 ed inizio anni ’90) e recenti (2000 - 2008) ed altre ancora sono attualmente in fase di progetto. La situazione aggiornata all’attualità è riportata nella figura. In qualche caso gli inventari hanno una connotazione sub-regionale, interessando solamente una parte del territorio (una o due province), come nel caso della Lombardia e del Lazio. Ulteriori indagini, realizzate per vari livelli territoriali (regionali, sovra-regionali, ecc.), riguardano comparti specifici, come ad esempio quello della pioppicoltura. A livello regionale occorre considerare che in qualche caso non sono stati resi pubblici i dati raccolti in forma di statistiche ufficiali; inoltre nessuna Regione finora ha dato continuità all’azione intrapresa, ripetendo l’indagine dopo la prima realizzazione.


Riguardo agli obiettivi degli inventari forestali regionali si possono distinguere gli inventari più datati che presentano un’impostazione di tipo mono-obiettivo (finalizzati a mettere in luce soprattutto le risorse della materia prima legno), da quelli più recenti, che in qualche modo si possono considerare più moderni dato che tendono ad integrare le fonti informative disponibili (rilievi diretti al suolo, immagini telerilevate, ortofoto, altre basi di dati) e a fornire un ventaglio più vasto di informazioni (inventari multi-risorse). Nella fattispecie, questi ultimi danno risposta anche ad istanze ed a problematiche di interesse più generale, come la biodiversità, la quantità di carbonio fissato da parte delle aree boscate, l’attitudine turistico-ricreativa, i pericoli di dissesto, lo stato di salute dei boschi.

 
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