Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio
Comando unità per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA)
 
INFC2005
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I pools forestali
Con il termine "serbatoi agro-forestali di carbonio" (carbon pools) si indicano le componenti degli ecosistemi che svolgono un ruolo di fissazione e accumulo di carbonio sottratto all’atmosfera mediante il processo di fotosintesi.

Gli ecosistemi forestali si caratterizzano per l’elevata quantità di biomassa presente, e quindi di carbonio immagazzinato, sia nella componente epigea (apparati di sostegno e fogliari degli organismi vegetali) che in quella ipogea (radici e suolo).

La quantità di carbonio fissato nei pools agro-forestali e l’equivalente anidride carbonica (CO2) sottratta all’atmosfera si quantificano attraverso la misura della biomassa, espressa in termini di peso secco, cioè del peso in assenza di acqua (anidro). Il carbonio fissato nei tessuti vegetali (legno, foglie, ecc.) costituisce infatti il 50% circa della biomassa, mentre l’equivalente in anidride carbonica si ottiene moltiplicando il contenuto di carbonio della biomassa per il rapporto tra i pesi molecolari dell’anidride carbonica e del carbonio elementare (44/12=3.67).
 

Le linee guida IPCC (2003), redatte per la contabilizzazione del bilancio tra carbonio immesso nell’atmosfera e carbonio assorbito dagli ecosistemi terrestri nell’ambito degli accordi sul clima (UNFCCC, Protocollo di Kyoto), individuano cinque diversi carbon pools:
la biomassa epigea (above-ground biomass), costituita dall’insieme dei tessuti che costituiscono le parti aeree degli organismi vegetali viventi (fusti, rami e ceppaie, inclusa la corteccia, foglie, semi e frutti)
la biomassa ipogea (below-ground biomass), costituita dagli apparati radicali di organismi vegetali viventi
la necromassa (deadwood), rappresentata dai residui vegetali legnosi più grossolani
la lettiera (litter), costituita dai residui più fini (foglie, fiori ed infiorescenze, frutti ed infruttescenze, rametti ecc), non ancora decomposti
il suolo (soil), che comprende il carbonio organico presente negli strati organici e minerali, incluse le radici più fini, fino ad una profondità convenzionale di 30 cm dello strato minerale.


pools
 
In Italia, come in molti altri paesi, la fonte principale di informazioni sul carbonio contenuto nei pools forestali (carbon stock) è rappresentata dall’inventario forestale nazionale, che per questo motivo è stato denominato Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC).

La fase3 dell’inventario ha fornito una stima della biomassa arborea epigea al di sopra della soglia di misurazione (4.5 cm di diametro degli alberi, misurati a 1.30 m di altezza dal suolo) (consulta i risultati).
 
I rilievi integrativi realizzati nel 2008 e 2009, denominati fase3 + dell’inventario, hanno fornito i dati per stimare il contenuto di carbonio della biomassa, inclusa la componente di dimensioni più piccole, della necromassa, della lettiera e del suolo

La rete di campionamento INFC e le stime inventariali sono parte integrante del Registro nazionale dei serbatoi agro-forestali di carbonio, istituito nel 2008, attivo per il primo periodo di impegno previsto dal Protocollo di Kyoto (2008-2012).

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