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Consigli utili per attività escursionistiche fuori pista
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In ogni attività umana, per quanto banale possa essere, è insito un certo grado di rischio è pertanto
il rischio nullo non esiste.
Coloro che amano la montagna sono generalmente consapevoli dei rischi connessi alla pratica delle
attività escursionistiche ma tale consapevolezza non significa certamente affrontare rischi inutili od
evitabili sopratutto quando ciò potrebbe comportare gravi conseguenze per sé o per gli altri.
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La prevenzione dei rischi è un’attività istituzionale del Servizio Meteomont ed in tale contesto si
inseriscono i seguenti consigli rivolti a tutti gli appassionati di montagna ed in particolare ai praticanti :
[1] conosci te stesso: l’attività escursionistica che si intende intraprendere deve essere sempre commisurata
con un certo margine alle proprie capacità tecniche e psico - fisiche nonchè all’esperienza posseduta;
[2] informati: prima di intraprendere qualunque attività informati sulle condizioni meteorologiche,
nivologiche in atto e previste: strumento fondamentale dell’informazione è il bollettino meteonivologico;
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[3] preparati: un adeguato equipaggiamento consente di ridurre notevolmente i pericoli insiti nella
pratica escursionistica; per il fuori pista si raccomanda ARVA, PALA e SONDA sempre al seguito;
[4] valuta: i seguenti fattori ambientali possono incrementare il grado di pericolo valanghe:
il vento e le temperature;
le precipitazioni nevose;
la pendenza del terreno (tra i 27° e i 45°);
l’esposizione dei versanti;
[5] rinuncia: chi ama e rispetta la montagna ha il coraggio di rinunciare allorché il proseguimento dell’escursione imponga rischi per sè o per i propri compagni.
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Comportamenti da tenere
[1] Indossare l'A.R.VA, controllandone il funzionamento, prima di iniziare l'attività
[2] Muoversi il più possibile lungo le creste e le dorsali, utilizzando i punti sicuri del terreno, come
le rocce, i tratti pianeggianti, gli alberi
[3] Evitare le zone sottovento e dominate da cornici
[4] I pendii aperti ed uniformi, o quelli che presentano bruschi cambi di pendenza ed i canaloni sono
da considerare zone sospette
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[5] Nel caso di condizioni di accentuata instabilità del manto nevoso, non avventurarsi su
pendii con inclinazione superiore a 30 gradi
[6] Gli attraversamenti di pendii aperti vanno il più possibile evitati, risalendoli o scendendoli
lungo la linea di massima pendenza
[7] Quando un attraversamento è necessario il pendio deve essere tagliato il più in alto possibile.
Pur trovandosi ancora nella zona di trazione esiste l'eventualità di una minore esposizione agli
effetti della valanga e quindi una maggiore probabilità di rimanere in superficie
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[8] La salita e la discesa di un canalone deve avvenire sempre verticalmente e lungo i margini.
In caso di valanga infatti la neve tende ad accumularsi nella zona centrale e può riuscire più
facile trovare una via di fuga laterale
[9] Evitare assolutamente l'attraversamento di zone sospette che confluiscono in crepacci,
salti di roccia, pietraie affioranti o altre insidie
[10] Le vecchie traccie non sono indice di sicurezza in quanto, nel frattempo la situazione
valanghiva può essere mutata
[11] Anche le tracce di animali non danno garanzia di sicurezza.
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