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Maggio - 2015
21/05/2015
NEVICATE IN LOMBARDIA SULLE ALPI RETICHE.
La perturbazione che nelle ultime 48 ore sta interessando l'arco alpino, sta investendo in particolar modo le Alpi Retiche nella provincia di Sondrio, con precipitazioni a carattere nevoso. Intorno ai 2000 m si sono accumulati dai 5 ai 20 cm di neve fresca a seconda di quota ed esposizione. (Foto 1 Livigno, Foto 2 Val Forni).
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16/05/2015
NEVE E GRANDINE IN PIEMONTE
La perturbazione che ha interessato nella giornata di ieri il nord-ovest della penisola ha portato ad intense e localizzate precipitazioni. In Val Pellice registrate grandinate anche forti in bassa valle e nevicate al di sopra dei 1700 m di quota, con apporti in alta quota di 20-25 cm di neve fresca umida/bagnata. In Val Chisone e Colle Sestriere (foto) la neve fresca è stata registrata inizialmente dai 1200 m di quota; la quota delle nevicate è poi gradualmente salita al di sopra dei 1600 m lasciando il posto a quote inferiori a piogge abbondanti; l'altezza della neve al suolo intorno ai 2000 m di quota è di circa 30 cm.
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14/05/2015
ACCORDO QUADRO NAZIONALE TRA SERVIZIO METEOMONT E UNIVERSITA' DI TORINO
Siglato a Torino l'accordo quadro nazionale tra il Corpo Forestale dello Stato, Servizio Meteomont, e il Centro NatRisk dell'Università di Torino (Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Rischi Naturali in Ambiente Montano e Collinare) per la collaborazione nel campo del dissesto idrogeologico, idrologico, della gestione delle superfici nevose e della prevenzione/previsione delle valanghe.
L'accordo consentirà tra l'altro una stretta cooperazione finalizzata da una parte a fornire dati ed informazioni territoriali provenienti dalla rete di Monitoraggio del servizio Meteomont, la più estesa ed uniforme d'Italia, e dall'altra a garantire la validazione tecnico-scientifica e l'elaborazione dei dati.
Saranno avviati studi e progetti di ricerca nei settori di comune interesse in ambiente forestale e montano, nonché si organizzeranno azioni di aggiornamento di personale qualificato del CFS quotidianamente addetto al monitoraggio delle aree montane garantito dalla costante presenza nelle aree più interne e acclivi del Paese.
La collaborazione sarà di sicuro supporto alle attività scientifiche e di protezione civile svolte dai due Enti dello Stato e contribuirà non solo alla pubblica incolumità connessa ai rischi naturali legati all'acqua ed alle sue varie manifestazioni (neve, valanghe, alluvioni, piene, frane, erosione ecc), ma anche alla conservazione della risorsa suolo in ambiente forestale e alla miglior gestione della risorsa idrica del Paese che dalla componente neve trae gran parte della sua disponibilità. Le prime attività avviate saranno strategiche dato il periodo di cambiamento climatico: infatti si avvieranno ulteriori dettagliati monitoraggi e studi della densità della neve, dell'equivalente in acqua e dei volumi resi disponibili dall'innevamento delle montagne del Paese che interessa circa 200.000 kmq della superficie nazionale.
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