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Febbraio - 2014
27/02/2014
SIGLATO ACCORDO TRA ARPA PIEMONTE E CORPO FORESTALE DELLO STATO.
Firmato il protocollo d'intesa che sigla la collaborazione tra Arpa Piemonte e il Corpo Forestale dello Stato-Servizio Meteomont, nel settore neve e valanghe finalizzata ad accrescere le condizioni di sicurezza in montagna in virtù delle reciproche esperienze, competenze e risorse impegnate in materia e per fare sistema a livello territoriale. Con la sigla del protocollo di intesa, Arpa e Corpo Forestale dello Stato opereranno in modo coordinato e mediante azioni sinergiche nel settore del rischio neve e valanghe ai fini di protezione civile, in particolare in attività di formazione ed aggiornamento, di segnalazione delle valanghe, di monitoraggio delle condizioni meteonivologiche e di stabilità del manto nevoso nelle aree montane del Piemonte, che risulta essere la regione più montuosa d'Italia in termini assoluti. Finalità della collaborazione è anche quella di fare sistema, mettere a fattore comune le risorse umane, strumentali e logistiche della pubblica amministrazione per fornire ai cittadini un servizio sempre più efficiente ed efficace in termini di protezione civile e di informazioni a tutti i vari utenti della montagna.
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21/02/2014
EMERGENZA NEVE VENETO - RICOGNIZIONE AEREA E VALUTAZIONE DELLA STABILITA' DEL MANTO NEVOSO.
Il Servizio Meteomont in collaborazione con il Centro Valanghe di Arabba (BL), ha svolto un monitoraggio delle condizioni meteonivometriche ai fini di protezione civile, effettuando un sorvolo in alcune aree del comprensorio delle Dolomiti settentrionali. Sono stati riscontrati numerosi segni di attività valanghiva su molti versanti. Il Servizio Meteomont ed il Centro Valanghe di Arabba dell'ARPA Veneto, continuano costantemente a monitorare il territorio, si consiglia pertanto di consultare quotidianamente i bollettini di previsione neve e valanghe.
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12/02/2014
EMERGENZA NEVE AL NORD-EST. MONITORAGGIO STRAORDINARIO ED ESERCITAZIONE CONGIUNTA DI SOCCORSO IN VALANGA
Dolomiti Settentrionali, 12-13 febbraio 2014. Nei primi giorni di sole e di bel tempo, dopo il lungo periodo di nevicate intense che hanno interessato tutto il nord-est dell'Italia, è stato possibile garantire in quota per la prima volta attività di monitoraggio delle condizioni di stabilità del manto nevoso. Sia nelle stazioni di rilevamento fisse che in quelle itineranti e con ricognizioni aeree è stato infatti possibile verificare le condizioni dell'elevato ed esteso innevamento in quota, lungo le creste e le cime, gli anfiteatri, conche e canaloni. Tali attività hanno confermato la presenza di elevati ed estesi accumuli di neve, oltre anche i 5 metri di spessore, una intensa attività eolica con trasporto e formazione di grandi cornici ed accumuli di neve ventata, più in basso numerose fratture e crepe, diffusi distacchi di valanghe a lastroni ed a debole coesione di fondo, fessurazioni a "bocca di balena", tutti segnali della presenza di una estesa instabilità del manto nevoso (grado di pericolo forte 4). Nel comprensorio montano di Sappada (BL), a 2400 mslm, è stata contestualmente organizzata una esercitazione congiunta tra Soccorso Alpino, 118, Meteomont, Truppe Alpine e Corpo forestale, su test speditivi ed interventi in valanga, su pista e fuori pista.
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01/02/2014
RESTA ALTO IL PERICOLO SULLE ALPI.
Continua a nevicare sulle Alpi e resta alto il pericolo valanghe che si attesta tra il "Marcato 3" ed il "Molto forte 5". Tra le regioni più colpite dalle abbondanti precipitazioni ancora in atto, il Veneto ed il Friuli. In provincia di Belluno una valanga ha interessato una strada tra Longarone e Forno di Zoldo (Foto 1). Anche in Lombardia il pericolo valanghe è ancora elevato con disagi alla viabilità (Foto 2). Le ulteriori precipitazioni nevose e le piogge anche a quote medio alte, associate al rialzo termico rendono il manto nevoso instabile, tali condizioni rendono probabili i fenomeni valanghivi spontanei.
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