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Agosto - 2020
20/08/2020
KONRAD STEFFEN (2 GENNAIO 1952 - 8 AGOSTO 2020)
KONRAD STEFFEN, climatologo e nivologo di fama mondiale, è morto precipitando in un crepaccio durante i rilievi sul campo nella stazione metereologica Swiss Camp in Groenlandia.
Era direttore dal 2012 dell'Istituto federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).
Con l'attività scientifica svolta allo Swiss Camp, Steffen aveva raccolto una serie di dati di estremo valore sul cambiamento climatico, con i suoi studi ha avuto un forte impatto nel campo della scienza del clima e ha spesso illustrato le problematiche del cambiamento climatico ai leader politici e all'opinione pubblica. Steffen era un pioniere nella ricerca sui cambiamenti climatici. Due anni fa con Nasa e Wsl aveva prodotto un documentario sui suoi lavori in Groenlandia in cui lanciava un allarme per il rapido scioglimento della più grande riserva di ghiaccio del mondo dopo l'Antartide. Aveva visto che, proseguendo con l'attuale tasso di scioglimento (la perdita di 360 chilometri cubi di ghiaccio all'anno, pari a sei volte tutto il ghiaccio presente sulle Alpi), il livello dei mari entro la fine del secolo si alzerebbe di un metro, molto di più dei 60 centimetri ipotizzati come massimo dalle previsioni dell'IPCC. Ogni anno lo scioglimento della calotta della Groenlandia fa aumentare di 1 millimetro il livello globale dei mari.
Nivologi e climatologi di tutto il mondo lo ricordano, uno per tutti il direttore del CIRES, suo ex studente: «La sua scomparsa è una grande perdita per le scienze polari. L'unico conforto è sapere che si trovava là sui ghiacciai dove voleva stare e stava facendo quello che amava fare».
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