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Settembre - 2020
29/09/2020
DRASTICO CAMBIAMENTO DELLA SITUAZIONE METEREOLOGICA SU TUTTA L'ITALIA
Ultimo fine settimana (25-27 settembre u.s.) caratterizzato da un drastico cambiamento della situazione meteorologica su tutta l'Italia, di stampo tipicamente autunnale, con piogge, temporali, forti raffiche di vento, ancora localmente in atto, e diffuse nevicate sulle Alpi e sugli Appennini. La quota neve sulle Alpi si è attestata tra i 1300 e i 1500 mslm, l?altezza della neve fresca ha superato mediamente i 20 cm con punte massime di 50 cm. Sugli Appennini la quota neve si è attestata tra i 1500 e i 1600 mslm, con punte massime di 30 cm di neve fresca al suolo. Tutto ciò si deve all'ingresso di una saccatura di origine artica sul Mediterraneo centro-occidentale, che ha determinato un brusco e diffuso abbassamento della temperatura e della pressione atmosferica ed una vasta ed intensa perturbazione. L'onda depressionaria si è in seguito evoluta in una ?goccia fredda? che ancora oggi sta interessando il centro-sud Italia. Il freddo non ha fermato alpinisti ed escursionisti che si sono riversati numerosi sulle montagne precocemente imbiancate. Numerosi purtroppo anche gli incidenti ed gli interventi del Soccorso Alpino e dell?elisoccorso del 118. L'attuale situazione ?interciclonica? è in corso di stabilizzazione ma sarà nuovamente interrotta da una nuova fase perturbata che avrà inizio già dai primi di ottobre. Il servizio meteomont raccomanda prudenza nelle uscite in alta quota in questo anticipo invernale. Rammenta la necessità, dopo un periodo lungo di sosta estiva, di preparare e di affrontare adeguatamente e progressivamente i vari livelli di difficoltà tecnica e gestionale dei rischi peculiari della montagna innevata, tenendo conto delle attuali proprie condizioni tecniche, psico-fisiche ed attitudinali.
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06/09/2020
INCIDENTE SULLE TRE CIME DI LAVAREDO
Sergio Francese, soccorritore alpino del SAGF, è morto sabato scorso sulla Cima Grande durante una esercitazione di soccorso in elicottero. Sergio, prima di passare alla GdF è stato anche soccorritore del CFS nonchè esperto valanghe del servizio meteomont. Numerosi i suoi contributi e le sue partecipazioni alle attività meteomont, addestrative ed operative, finalizzate a garantire la sicurezza dei corsisti e a valutare il pericolo valanghe. Lo ricordiamo in tanti sempre disponibile, attento, positivo e silenzioso. Un uomo di montagna di poche parole ma di grande cuore e generosità. Parlava con il sorriso e con gli occhi. Per questo oggi lo ricordiamo con tanto affetto e con grande dolore ci uniamo ai suoi cari. La sua scomparsa è anche una grande perdita per la montagna. L'unico conforto è sapere che si trovava là dove voleva stare, tra le sue montagne, e stava facendo quello che amava fare, il soccorritore alpino.
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