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Novembre - 2016
28/11/2016
Iniziati i rilievi itineranti sulle alpi piemontesi
Al termine delle copiose nevicate che hanno interessato le alpi piemontesi, sono iniziate le attività di rilievo del manto nevoso. Le squadre di esperti neve e valanghe del Corpo Forestale dello Stato hanno eseguito delle stratigrafie speditive per verificare le caratteristiche del manto nevoso e della situazione valanghiva ad alta quota.
Tra i 1700 metri e i 2200 metri di quota il manto nevoso si presenta umidificato, mentre al di sopra dei 2200 metri la neve recente, con spessori ben superiori al metro, si stà rapidamente assestando. Sono però presenti, soprattutto in prossimità delle creste, lastroni soffici da vento, spesso ricoperti dalla neve caduta nelle ultime ore di venerdì 25; è necessario pertanto prestare la massima attenzione perchè è difficile individuare la presenza dei lastroni, che possono essere ancora instabili. Anche l'intensa attività valanghiva spontanea è spesso ricoperta da neve più recente, il che fa dedurre che la maggior parte delle valanghe sia caduta prima del termine delle precipitazioni nevose. I risultati delle prove stratigrafiche sono consultabili sul sito http://www.avalanches.org
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28/11/2016
LIGURIA - LA STAZIONE SCIISTICA DI MONESI (IM) ISOLATA A CAUSA DI FRANE E SMOTTAMENTI
Già dal 22 novembre il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica militare aveva emesso un avviso di fenomeni intensi "molto forte" su tutta la Liguria per il giorno successivo; anche la Protezione Civile della regione Liguria aveva emesso il 23 novembre un'allerta idrogeologica/idraulica di livello rosso sui settori centro-occidentali. Tra il 23 ed il 24 novembre le precipitazioni attese sono arrivate ed hanno avuto carattere di eccezionalità, provocando numerose frane, smottamenti ed esondazioni dei corsi d'acqua in buona parte del territorio delle province di Imperia e Savona causando danni e disagi. Nell'entroterra imperiese, nella zona del Monte Saccarello, la cima più alta della Liguria con i suoi 2200 m, ci sono stati diversi crolli lungo la strada che collega San Bernardo di Mendatica a Monesi di Triora che hanno interessato varie frazioni abitate, con danni ingenti alle costruzioni; l'interruzione della viabilità impedisce di raggiungere l'importante stazione sciistica di Monesi, al momento ancora chiusa per mancanza di neve, che è punto di riferimento per gli appassionati di sci alpino di tutta la Liguria di ponente e buona parte del Savonese. A Monesi inoltre si trova un campo Metemont di rilevamento dati meteo-nivometrico manuale. Anche lungo la strada che prosegue da Monesi verso il Piemonte, nella provincia di Cuneo, in direzione Piaggia, Valcona e Upega, ci sono stati dei crolli con interruzione della viabilità. Frane e smottamenti si sono verificati anche a quote alte e i corsi d'acqua, ingrossati dalle eccezionali precipitazioni, hanno trascinato a valle molti metri cubi di materiale detritico. L'attività escursionistica in queste zone è fortemente limitata per via delle incerte condizioni dei versanti e il pericolo di ulteriori cedimenti o crolli di rocce e sassi. Si raccomanda la massima prudenza e di contattare le autorità competenti per conoscere lo stato della viabilità e le zone interdette in attesa di verifiche sulla stabilità.
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25/11/2016
Nevicata eccezionale sulle alpi piemontesi
La perturbazione che ha arrecato notevoli disagi e danni nel basso piemonte ha apportato quantitativi molto consistenti di neve in quota. La quota neve è fortunatamente scesa intorno ai 1600 - 1800 metri di quota, evitando guai peggiori a valle, e fino ai 2000-2200 metri di quota la neve è molto pesante e i quantitativi si aggirano sui 60 - 80 cm. A quote superiori i quantitativi sono ragguardevoli: Alpi Lepontine a 2400 metri sono presenti 115 cm. di neve; zona Monte Rosa a 2900 merti sono presenti 230 cm di neve; Alpi Graie a 2600 metri sono presenti 260 cm. di neve; Alpi Cozie Nord a 2800 metri sono presenti 170 cm. di neve; Alpi Cozie Sud a 2600 metri sono presenti 125 cm. di neve; Alpi Marittime a 2100 metri sono presenti 90 cm. di neve. E' prevedibile che inizi già dalle prossime ore una attività valanghiva spontanea a tutte le esposizioni oltre i 2200 - 2400 metri di quota, che possono successivamente interessare quote minori. I forti venti da sud-est in quota hanno rimaneggiato il manto nevoso, creando grandi accumuli si neve soffice in corrispondenza delle creste d'alta quota. (foto Sestriere - Val Chisone)
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25/11/2016
Altalena termica nell'Appennino centrale
Accentuata altalena termica nell'Appennino centrale, in cui si sta vivendo una fase di maltempo con contestuale, notevole rialzo termico. La situazione attuale è sopraggiunta dopo un affondo moderatamente freddo che nella seconda decade del mese aveva caratterizzato l'intero settore, con nevicate alle quote medie e accumuli (in alcune zone) superiori ai 20 cm. Tale andamento ha avuto influenze anche sui comportamenti della fauna selvatica, come nel Parco Nazionale d'Abruzzo sull'attività degli orsi, dove gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato sono stati impegnati anche nel loro monitoraggio (foto 2 telemetria).
Il manto nevoso è ora in veloce fase di fusione ma i modelli per i prossimi giorni prevedono una nuova svolta fredda, con ventilazione dai quadranti settentrionali. Si potrebbe quindi tornare presto a condizioni invernali con qualche nuova nevicata.
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22/11/2016
Giornate perturbate sulle alpi piemontesi
Un vasto sistema depressionario atlantico sta apportando nubi e precipitazioni che persisteranno per alcuni giorni sul piemonte. La quota neve, sospinta da un leggero rialzo dello zero termico nella giornata odierna, si sta attestando sul piemonte intorno ai 2000 mt., con valori leggermente più bassi sulle alpi lepontine. Gli apporti di neve al suolo, a quote comprese tra i 2200 e 2600 mt. si aggirano attorno ai 20 cm. con valori di punta, nelle aree di confine, che si aggirano attorno ai 90 cm. a 2900 mt. nell'area del Monte Rosa, 60 cm. a 2800 mt. sulle Graie e Cozie N e 45 cm. a 2700 mt. sulle Cozie S. I venti prevalentemente meridionali saranno presenti solo in quota. Le precipitazioni proseguiranno nelle prossime ore con una possibile intensificazione nella giornata di giovedì.
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17/11/2016
Iniziato l'allestimento dei campetti Meteomont piemontesi
Sono iniziate in tutto il Piemonte le attività di installazione dei campetti Meteomont che verranno utilizzati nel prossimo inverno per i rilievi giornalieri. Sono 12, distribuiti lungo gli oltre 400 km di alpi piemontesi, e si integrano con gli analoghi presidi predisposti dal Comando Truppe Alpine. Due i nuovi campetti ricollocati per ottimizzare le attività di rilievo: in Provincia di Cuneo, in Comune di Demonte, loc. Bergemolo e in Provincia di Torino, in Comune di Cesana T.se, loc. Sagna Longa, all'interno del comprensorio sciistico della Vialattea, dove il personale del Corpo Forestale dello Stato svolge anche servizio di vigilanza sulle piste da sci.
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12/11/2016
Rilievi in quota in Alta Valtellina
Dopo le recenti precipitazioni nevose sull'Arco Alpino, effettuati rilievi meteonivometrici in Alta Valtellina da parte del personale Meteomont del Corpo forestale dello Stato.
La copertura nevosa, asciutta e a debole coesione, è presente al suolo con spessori mediamente di 20 cm. a 2000 metri, 35 cm a 2300 metri e 40 cm a 2500. Oltre i 2600 metri di quota una intensa attività eolica in quota ha fortemente eroso le dorsali e ridistribuito la neve in conche ed avvallamenti al riparo dai venti.
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07/11/2016
Fine settimana perturbato sulle alpi piemontesi
Nel fine settimana una perturbazione atlantica ha interessato l'arco alpino piemontese. Le maggiori precipitazioni sono avvenute nelle giornata di sabato 5, mentre domenica 6 il fenomeno più rilevante è stato il forte vento da nord-ovest.
Gli apporti nevosi in quota sono stati di circa 10 cm. nel nord piemonte, 20-40 cm. nella zona centrale e 10-20 cm. a sud regione. La quota neve si aggira tra i 1500-1800 mt. nel nord piemonte, 1300-1500 mt. nella zona centrale e 1800-2200 mt. a sud regione.
Fino a 2300-2500 metri di quota il manto si presenta umido, ed è presente perlopiù una crosta non portante su suolo ancora poco gelato; oltre tali quote l'intensa attività eolica ha rimaneggiato il manto nevoso scoprendo creste e formando accumuli da vento di neve soffice prevalentemente nei versanti sud e est.
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05/11/2016
Condizioni meteo avverse e precipitazioni nevose in Lombardia sopra i 1300-1500 metri di quota.
Inizio di novembre: dopo i primi giorni con cielo sereno e temperature sopra la media stagionale, ritornano condizioni di instabilità atmosferica associate a precipitazioni nevose attualmente deboli-moderate, con pochi centimetri a suolo, sopra i 1300-1500 metri di quota. Si attende una intensificazione dei fenomeni nelle prossime ore.
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