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Giugno - 2013
10/06/2013
SICUREZZA IN MONTAGNA E CAMBIAMENTI CLIMATICI:
IL METEOMONT ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI METEOROLOGIA ALPINA - ICAM 2013
Si è tenuta dal 3 al 7 giugno a Kranjska Gora in Slovenia il 32° (ICAM) Congresso Internazionale di Meteorologia Alpina con 187 partecipanti provenienti da 17 paesi alpini del mondo. Per l'Italia l'Università di Ferrara ed il Corpo forestale dello Stato con il servizio METEOMONT, svolto in collaborazione con il Servizio Meteorologico dell'AM, il Comando truppe Alpine, ed il Corpo forestale Siciliano. Ed è proprio dalla stretta collaborazione tra questi enti che METEOMONT ha presentato ad ICAM 2013 uno studio inedito sull'innevamento degli ultimi anni nelle aree montane meridionali italiane con un focus particolare sulla Sicilia intitolato "Recent snow and synoptic situations bearers of heavy snowfall on the mountains of Sicily Island".
Nell'intervento fatto davanti agli esperti di tutto il mondo si è evidenziato il ruolo delle montagne siciliane - che superano di fatto i 3000 metri di quota con l'ETNA, recentemente riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità - per ubicazione e caratteristiche geografiche al centro del bacino del Mediterraneo, rappresentino, insieme alla Sierra Nevada, i comprensori montani più meridionali d'Europa ad avere un innevamento abbondante e continuativo nel periodo invernale. Il monitoraggio e lo studio della neve in Sicilia, garantito da METEOMONT GARANTISCE ANCHE LA MIGLIORE COMPRENSIONE e conoscenza delle conseguenze di importanti innevamenti sulle aree meridionali del paese, in particolare sulla Sicilia: delle condizioni sinottiche che apportano fenomenologie nevose significative, le condizioni medie ed estreme di innevamento, il regime termo-nivometrico, i fenomeni particolari presenti sui pendii dell'apparato vulcanico dell'Etna, le inedite seppur localizzate fenomenologie valanghive; gli esiti di un innevamento spesso abbondante sulla sicurezza - in termini di protezione civile - e sul regime idrologico, caratterizzato talvolta da piene improvvise dovute alla fusione nivale, ossia, agli elevati spessori di neve presenti associati ai repentini ed intensi rialzi termici tipici dell'area che determinano in pochi giorni la concentrazione di migliaia di metri cubi di acqua di fusione su pochi corsi d'acqua. Proprio per queste peculiarità l'evoluzione dell'innevamento presente sulla montagna siciliana risulta essere uno dei più importanti indicatori a livello di bacino mediterraneo nella corretta comprensione dei cambiamenti climatici in atto alla scala continentale e globale. Argomento ultimo per citazione ma non per importanza, l'impatto che l'innevamento riveste relativamente al forte flusso turistico che coinvolge anche importanti circuiti turistici di rilevanza internazionale, come quelli presenti sull'Etna e sulle Madonie e sui Nebrodi.
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03/06/2013
GRUPPO DELLA MARMOLADA - VENETO E TRENTINO
Nel comprensorio montano della Marmolada è ancora molta la neve presente al suolo a quote superiori ai 2000 m s.l.m.. Le foto si riferiscono alle località di Punta Rocca (e sullo sfondo Punta Penia) e i laghi di Passo Fedaia.
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