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Dicembre - 2020
16/12/2020
VENETO - RETROSPETTIVA DEGLI EVENTI NEVOSI DAL 4 AL 6 DICEMBRE 2020.
La prima decade del mese di Dicembre 2020 sarà ricordata per uno degli eventi nevosi più imponenti tra quelli delle serie storiche presenti negli annali meteorologici.
Le precipitazioni totali (intese come somma tra precipitazione liquida e precipitazione nevosa equivalente) nei tre giorni sono state veramente imponenti: 340 mm di media in provincia di Belluno, 282 mm di media in provincia di Vicenza e poco meno in provincia di Verona. La neve misurata al suolo al termine dei tre giorni, nelle Dolomiti ha superato a 2000 metri i 200 cm, con una punta massima di 304 cm e un valore minimo di 107. Nelle Prealpi i quantitativi di neve sono stati decisamente più modesti a causa del progressivo innalzarsi della quota della nevicata che ha raggiunto e superato anche i 2000m. La pioggia ha così accelerato su tutte le Prealpi i processi di fusione del manto nevoso appena formatosi: dopo 72 ore a 1600 metri di quota si misuravano dai 25 ai 70 cm di neve al suolo per le Prealpi Vicentine e Veronesi, mentre nelle Prealpi Bellunesi, colpite direttamente dall'aria sciroccale, si è potuto misurare dai 10 ai 40 cm. Interessante notare che la neve fresca misurata al suolo prima della fusione era compresa tra i 25 e gli 88 cm. Nei giorni seguenti, fino al 09 dicembre, nuovi impulsi perturbati, meno intensi ma accompagnati da aria più fredda, hanno portato nuove nevicate che hanno ulteriormente aumentato i quantitativi di neve al suolo, con particolare evidenza nelle Prealpi Veronesi e Vicentine, sulle quali il 10 dicembre, a 1600 metri di quota, si potevano misure spessori variabili tra gli 80 e i 140 cm di neve al suolo, con una punta massima di 180 sul Monte Baldo in Provincia di Verona.
Per tutta la durata dei fenomeni i Carabinieri del Servizio Meteomont hanno continuato ad effettuare il servizio di monitoraggio, sia con attività sulle SMT (Stazioni Meteonivometriche Tradizionali), sia con attività fuori campo oppure attraverso i NuIR (Nuclei Itineranti di Rilevamento). Nella foto 1 un Esperto Neve e Valanghe mentre esegue la misurazione della direzione ed intensità del vento, durante un NuIR sul Monte Baldo (VR). Nella foto 2 un Esperto Neve e Valanghe mentre esegue un Test di Stabilità del manto nevoso durante un NuIR nei Monti Lessini (VR).
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09/12/2020
9 DICEMBRE - GIORNATA CULMINANTE DELLE FORTI NEVICATE SULL'INTERO ARCO ALPINO DEL VENETO
Oggi si sono registrate nuove intense nevicate su tutti i rilievi delle Alpi Venete, apportando ulteriori quantitativi significativi di neve fresca. Sulle Dolomiti Settentrionali, sopra i 2000 metri, si misurano dai 180 ai 280 cm di neve totale al suolo, sulle Dolomiti Meridionali 150-220 cm e sulle Prealpi Venete 30-190 cm (in questo sotto settore i valori maggiori sono nelle provincie di Vicenza e Verona). Tutti i passi Dolomitici risultano ancora chiusi al traffico, anche se gli enti gestori hanno lavorato duramente, con moltissime squadre attive per lo sgombero dei molti alberi schiantati dal peso della neve, e hanno quasi raggiunto lo sgombero totale delle strade, che probabilmente avverrà domani 10 dicembre. Tutti i paesi e i borghi sono raggiungibili, anche se alcuni hanno ancora una parte delle viabilità di accesso interdetta per frane. Per le prossime giornate le previsioni meteorologiche indicano che il tempo si rimetterà e pertanto la criticità valanghe diminuirà, mano a mano che il manto nevoso andrà ad assestarsi.
Nella foto 1 Esperto Neve e Valanghe Meteomont in attività come Nucleo Itinerante di Rilevamento (Cadore) - Nella foto 2 la Squadra del Nucleo Itinerante di Rilevamento si apre la strada per rientrare alla Stazione (Cadore)
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08/12/2020
8 DICEMBRE - CONTINUANO LE FORTI NEVICATE SULLE ALPI VENETE
Il canale depressionario tra la Groenlandia e il Mediterraneo continua a convogliare aria fortemente instabile di origine polare marittima. Dopo una breve giornata di pausa, oggi una nuova perturbazioni ha portato nevicate su tutti i rilievi delle Alpi Venete, apportando ulteriore nuova neve fresca. Sulle Dolomiti Settentrionali, sopra i 2000 metri, si misurano dai 150 ai 200 cm di neve totale al suolo, sulle Dolomiti Meridionali 130-180 e sulle Prealpi Venete 25-100 (in questo sotto settore valori maggiori sono nelle provincie di Vicenza e Verona). Tutti i passi Dolomitici risultano chiusi al traffico, in molti casi sono attive squadre per lo sgombero dei molti alberi schiantati dal peso della neve, solo le strade di fondovalle e di accesso ai borghi vengono tenute pulite per eventuali operazioni di sgombero e di evacuazione. Sotto gli 800 metri di quota perdurano grossi problemi idrogeologici, con frane e smottamenti che interessano la viabilità di diverse vallate. Per le prossime ore e per tutta la giornata di domani continueranno le precipitazioni: in particolare la neve continuerà a cadere a partire dai 700-900 metri di quota, pertanto la criticità valanghe rimarrà ancora al livello più alto.
Nella foto 1 Passo Staulanza, tra la Val Zoldana e la Val Fiorentina, tra il Monte Crot e il Monte Pelmo - Nella foto 2 Rilievi presso Casera Doana a 1911 metri di quota, in comune di Vigo di Cadore.
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07/12/2020
NEVICATE SULL'ARCO ALPINO OCCIDENTALE
Una vasta area depressionaria di origine scandinava ha portato nevicate diffuse su tutto il territorio piemontese, con nevicate abbondanti anche in pianura, soprattutto sul cuneese. In quota, a 1500 mlsm si sono registrati mediamente apporti compresi tra i 50 e gli 80 cm, e le zone più interessate dalle precipitazioni sono state i settori meridionali (tra Alpi liguri e Alpi Cozie meridionali) e quelli settentrionali (Alpi Pennine e Lepontine). Il manto nevoso si presenta ovunque molto instabile. Oltre i 2000 mslm, l'azione eolica ha fortemente rimodellato il manto nevoso recente, dando origine a lastroni anche di grande dimensioni; in queste aree il distacco di valanghe provocate sarà possibile già con debole sovraccarico. Non si registrano particolari limitazioni o disagi al transito sulla viabilità principale della vallate.
Nell'immagine, loc. Bagni di Vinadio, valle Stura (CN)
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07/12/2020
FORTI NEVICATE SULLE ALPI LEPONTINE
Il vasto sistema depressionario che ha portato nevicate su tutti i rilievi piemontesi, imbiancando anche alcune zone di pianura, ha coinvolto in modo più significativo l'estremo settentrionale della regione, in particolare la val Formazza e le sue diramazioni laterali. In 72h si sono accumulati al suolo apporti superiori ai 100-120cm di neve ad una quota di 1500m. La quota neve è stata variabile tra i 200m e gli 800m, a seconda delle fasi della perturbazione. Le nevicate sono ancora in atto e il grado di pericolo valanghe è in aumento fino al grado forte 4. Diffusi i disagi alla circolazione sulla rete stradale, si registrano anche alcune chiusure precauzionali sulla SS659 a monte del comune di Formazza e sulla strada per l'Alpe Devero. Per ulteriori informazioni seguite i bollettini e tutti gli aggiornamenti disponibili sul sito www.meteomont.gov.it
Nella foto, San Domenico di Varzo, q. 1420 - Alpi Lepontine
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06/12/2020
AUMENTO DEL PERICOLO VALANGHE IN TUTTO L'ARCO ALPINO.
Diffuse ed intense nevicate sono state registrate dalla rete di monitoraggio METEOMONT su tutto l'Arco Alpino e sull'Appennino settentrionale. Da moderate a deboli nevicate sul resto dell'Appennino, con maggiori apporti sui grandi massicci centrali. Tutte le nevicate sono state associate con un vento da forte a molto forte proveniente dai quadranti meridionali. Tali condizioni determinano un aumento significativo del pericolo valanghe in tutte le località dove vengono registrate nevicate superiori ai 20 cm a partire dai 1500 mslm per l'Appennino, dai 1000 mslm per le Alpi. I gradi di pericolo valanghe partono da DEBOLE 1 per l'Appennino meridionale, salgono a MODERATO 2 su quello centrale e settentrionale. Sulle Alpi variano da MARCATO 3 sui settori occidentali e sulle Prealpi a FORTE 4 sulle Alpi centrali ed orientali. Il pericolo attuale, con una diffusione ed intensità diversa a seconda dei gradi sopra descritti, è per probabili distacchi spontanei e provocabili con debole sovraccarico (passaggio di una singola persona). Necessità di una competente valutazione locale del pericolo. Sconsigliata qualsiasi attività in ambiente innevato sopra le suddette quote e per gradi uguali o superiori a MARCATO 3. Per i dettagli consultate i bollettini valanghe.
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06/12/2020
LOMBARDIA: ABBONDANTI NEVICATE SU ALPI E PREALPI E PERICOLO VALANGHE IN AUMENTO FINO A FORTE 4
LOMBARDIA: Intense precipitazioni nevose, stanno interessando da alcuni giorni i rilievi Lombardi. Sulle nostre Alpi, nelle ultime 48 ore a 1600-1800 metri di quota, sono caduti mediamente 80-100 cm. di neve fresca. Anche su Prealpi Lombarde e Appennino Pavese intense nevicate hanno depositato al suolo significativi accumuli di neve fresca che però si sono ridotti a 20-30 cm. con neve e pioggia anche a 1400-1500 metri. Elevato il pericolo valanghe che può salire fino FORTE 4 sulle ALPI RETICHE E OROBICHE nelle zone interessate dai maggiori accumuli di neve fresca. Grado di pericolo da MODERATO 2 fino a MARCATO 3 su PREALPI LOMBARDE. Foto 1 - Santa Caterina Valfurva (SO) 1738 m.s.l.m. Foto 2 - Cancano (SO) 1950 m.s.l.m.
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05/12/2020
FORTI NEVICATE NELLE ALPI DEL VENETO
Nella giornata odierna su tutto l'Arco Alpino del Veneto è in atto una forte nevicata che ha già depositato al suolo tra i 50 e gli 80 cm di neve fresca nelle Dolomiti Settentrionali, tra i 30 e i 60 cm nelle Dolomiti Meridionali e tra i 15 e i 60 cm nelle Prealpi. La previsione nelle prossime ore è che la nevicata continui in maniera copiosa, con apporti altrettanto abbondanti per tutta la giornata di Domenica 06 Dicembre. Il sistema Meteomont è attivo nel monitoraggio della situazione. Nelle foto militari del Servizio Meteomont durante attività di controllo della viabilità e del monitoraggio del manto nevoso in Cadore.
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